Turisti e jackpot, un’accoppiata vincente nell’anno della crisi

Perché in tempi di magra ogni scusa è buona per promuovere la riviera e richiamare potenziali clienti. 136 milioni fanno gola a tutti, tedeschi inclusi. Anzi, tedeschi soprattutto. Ieri ne sono arrivati 130, con volo di un giorno, il tempo di gustarsi qualche specialità locali e tentare la fortuna al superenalotto. Ad accoglierli la tradizionale ospitalità romagnola, pronta a rinfrescare la memoria sui piaceri del Bel Paese. Perché la toccata e fuga di oggi per la dea bendata, può trasformarsi domani in un gradito ritorno in riviera. Rimini non ha dimenticato gli anni d’oro del turismo, quelli in cui i teutonici facevano da padroni, per la gioia di albergatori e vitelloni. Il turista tedesco è considerato dagli addetti ai lavori il cliente ideale: viaggia, spende, e preferisce la bassa stagione.
Per anni ha popolato le spiagge del litorale, poi, quasi all’improvviso ha preferito altri lidi.
“Quando la Spagna ha puntato sul turismo sulla falsa riga della riviera romagnola – ci spiega un albergatore riminese - ha dato la possibilità a tour operator stranieri di investire in loco con enormi agevolazioni. A quel punto era logico che mirassero alla vendita di vacanze in luoghi da cui trarre interessi reali”.
Qualcosa sta però cambiando: i tedeschi stanno ritornando in Italia. Sarà la nostalgia, una buona campagna marketing, o semplicemente la vicinanza territoriale, sta di fatto che sono aumentati del 15-20%, con punte del 25% nei villaggi vacanze e nei campeggi dei lidi ferraresi e ravennati. Una buona notizia. E se il jackpot milionario può fare da ulteriore traino, ben venga. Il 6 può ancora aspettare.

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