Ue apre a flessibilità, ma resta il tetto del 3% del deficit
L'apertura dell'Ue ad una maggiore flessibilità nei conti pubblici per investimenti, annunciata oggi, non modifica il tetto del 3% per il deficit, ma 'consente una deviazione dall'obiettivo del pareggio di bilanciò. Lo ha precisato il portavoce del commissario Rehn. Reazioni entusiastiche da parte del governo: il ministro Giovannini ipotizza che ora sarà possibile 'un intervento sostanzioso'. Saccomanni, premio al lavoro fatto, l'Italia rispetterà gli impegni centrando nel 2013 il pareggio di bilancio. Il presidente di Confindustria Squinzi commenta: 'Come italiani ce lo meritiamo dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto'.
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