USL e UCS chiedono una proroga al Decreto sulle attività patrimoniali

Alcune perplessità su finalità e sanzioni hanno portato le due associazioni a questa richiesta

"Manca chiarezza, non si capisce la finalità di questa legge": sono queste le impressioni di Unione Sammarinese Lavoratori e Unione Consumatori Sammarinese, riferendosi al Decreto Delegato 199/2021, che regola le dichiarazioni delle attività patrimoniali e finanziarie all'estero e delle quote societarie di cui si è in possesso. Le due organizzazioni hanno tenuto tre incontri in cui si sono confrontate prima con il Congresso di Stato, poi con i Capigruppo di Maggioranza e Opposizione: a lasciare perplessi il fatto che, secondo i due enti, non sia chiaro lo scopo di questo decreto, se far emergere capitali sommersi o riportare quelli all'estero in Repubblica.

Non convincono poi le sanzioni previste, ritenute spropositate e che non tengono conto delle varie casistiche. "Una norma di questo tipo deve essere discussa in modo approfondito", dice il Segretario Generale di Usl Giorgia Giacomini, a cui si unisce Francesca Busignani, Presidente di Ucs, che propone di aggiornare la legge 166 del 2013, che già regola le imposte sui redditi. Per questo motivo è arrivata la richiesta di prorogare l'applicazione del Decreto, in modo da risolvere questi nodi per arrivare a un quadro normativo condiviso.

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