La soddisfazione è molta, per i promotori dell’Unione Sammarinese dei Lavoratori, dopo il decreto del giudice per le appellazioni civili che ha rigettato il reclamo della Csu sul riconoscimento del terzo sindacato. “Noi siamo sempre stati operativi” commenta il Segretario Generale Francesco Biordi “ dal 2 ottobre scorso, con il riconoscimento giuridico”. L’operatività l’avete vista ai tavoli di confronto con il Governo, prosegue, peccato che gli unici a non averci riconosciuto siano stati i sindacati. Ora l’Usl vuole dare continuità alla sua opera. Ha già presentato due piattaforme contrattuali per pubblico impiego e industria, nonché un documento sugli ammortizzatori sociali. Forte dei suoi 700 iscritti da domani inizierà le assemblee con i lavoratori nel pubblico impiego ed entro maggio farà il congresso per dotarsi della struttura organizzativa. Al momento le cariche sono infatti pro tempore. Inevitabile la polemica con le altre due organizzazioni sindacali: scese ad un livello basso, dicono. “Siamo scomodi perché devono cedere una parte della torta”. Leggasi quota di servizio per la quale l’Usl attende anche gli arretrati. “O si trova un accordo – dice il rappresentante della Uil Pancrazio Raimondo, o l’Iss non deve darli a nessuno”. Con il sindacato sammarinese quello italiano annuncia anche un lavoro congiunto sui frontalieri.
Giovanna Bartolucci
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