USOT al Governo: "O arrivano a stretto giro ristori ed incentivi o è la fine"
L'associazione si dissocia da quanto comunicato ieri da Federalberghi, "né concordato, né tanto meno condiviso"
Dopo il botta e risposta di ieri tra Riccardo Vannucci e il Segretario di Stato al Turismo, Federico Pedini Amati, oggi USOT tiene a precisare che quanto comunicato dall'affiliata Federalberghi non è stato né concordato, né tanto meno condiviso con l'associazione.
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Il Presidente Luigi Sartini e tutto il Direttivo fanno inoltre sapere di aver inviato alla Segreteria le proprie considerazioni ed indicazioni: ritengono che le attività del settore, in particolare le strutture ricettive, ristoranti, bar e commercio turistico, già pesantemente provati da questi 8 mesi, non possano sopportare provvedimenti impattanti come quelli previsti dal DPCM italiano. USOT chiede, dunque, al Governo di prestare grande attenzione e buon senso nella stesura del prossimo Decreto, senza uniformarsi ad altri Paesi che possono, forse, permettersi interventi economici a favore delle imprese colpite dalla crisi economica; provvedimenti che, purtroppo, - ricordano gli operatori del turismo - non han trovato attuazione nel nostro Paese per la completa mancanza di disponibilità economiche. O arrivano a stretto giro ristori ed incentivi – conclude USOT - o è la fine. Con tutto quel che significa: a cominciare dal rischio che la protesta sfoci in un grave tensione sociale”.