La preoccupazione dei dipendenti della Titanedi è ancora ai massimi livelli, e c’è chi si sente preso in giro per una trattativa che pare non avere fine. Difficile mantenere l’ottimismo sul proprio futuro occupazionale, quando i tempi si allungano a dismisura, e le notizie del giorno prima si contraddicono con quelle del giorno dopo. Non è una situazione facile, quella che da mesi stanno vivendo i dipendenti della Titanedi, che dalle mani della Office Depot dovrebbero passare in quelle della Karnak di Chiesanuova, sempre che l’estenuante trattativa si concluda. Anche per lunedì è previsto un aggiornamento, che stando alle ultime voci dovrebbe essere definitivo per la firma dell’accordo. “Ormai abbiamo poca fiducia anche nella Karnak – ci ha confidato Nicole Tonioli, che è anche rappresentante sindacale della Titanedi – l’idea che ci siamo fatti è che purtroppo ci abbiano preso in giro. Va bene attendere i tempi tecnici, ma così è troppo, ed anche la situazione interna, tra di noi, va peggiorando di giorno in giorno. C’è chi spera ancora nella Office Depot, chi non vuole più nemmeno sentirli nominare. Alcuni dipendenti hanno accettato nuove proposte – continua – e il nostro organico si è ridotto di qualche unità. Vista la situazione – conclude – non mi sento di biasimarli”. “Il problema è che l’azienda sta perdendo valore agli occhi di un eventuale acquirente, sono gli agenti a portare il fatturato ed ora l’attività si è fermata – fa notare Michela Regoli, dell’ufficio vendite – Personalmente però sono ottimista, essendo in contatto giornaliero col Governo. Anzi, ringrazio l’ex segretario al lavoro Giancarlo Venturini che ci comunica quotidianamente anche la più piccola novità, anche ora che non è più di sua competenza. Stesso dicasi per il sindacato”, conclude. “A differenza dei nostri proprietari, che invece non ci dicono nulla – afferma Marco Borghetto Pari, magazziniere – I primi giorni dell’anno è circolata la voce che la Karnak si fosse tirata indietro, ora pare che la trattativa sia invece ripresa. Non abbiamo notizie certe ed ogni giorno in più che passa diventa sempre più difficile che la vicenda vada in porto”.
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