A Bruxelles l’atteso vertice tra i 17 Paesi dell’Eurozona per salvare la Grecia e la moneta unica, e bloccare il rischio di contagio ad altri Paesi. Il presidente dell’Eurogruppo Juncker aveva detto che l’euro non era in pericolo, ma che non era escluso un default della Grecia. Dichiarazioni che in principio hanno fatto girare al ribasso le Borse, che nel corso della giornata però si sono riprese, a Milano l’indice Ftse Mib ha poi chiuso in forte rialzo al 3,76%. Nella notte la cancelliera Merkel e il presidente francese Sarkozy avevano raggiunto una posizione comune. Una delle soluzioni prospettate è prolungare la durata dei prestiti ai Paesi in difficoltà, come Grecia, Portogallo e Irlanda, da sette anni e mezzo a 15 anni con un tasso ridotto del 3,5% e non più del 4,5%. In Grecia il buco nero nel bilancio, per i primi sei mesi dell’anno, è di 4,5 miliardi di euro, secondo i dati definitivi forniti dal ministero delle finanze greco.
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