Weekend al lavoro per i vertici di alcune banche e i componenti del Comitato per il Credito e il Risparmio

Weekend al lavoro per i vertici di alcune banche e i componenti del Comitato per il Credito e il Risparmio.
Una proposta praticabile per uscire dal guado. Un piano che consenta di mettere in sicurezza i depositi dei circa 3 mila correntisti del Credito Sammarinese e al contempo evitare un nuovo colpo al sistema sammarinese e alla sua reputazione. L’operazione è tutt’altro che facile e i tempi son a dir poco impossibili. La risposta dovrà arrivare prima di mercoledì, data di scadenza del blocco dei pagamenti, le “colonne d’ercole” del Credito, come le ha definite il Commissario, Nunziato Caliò. Già da giovedì i risparmiatori reclameranno agli sportelli i loro depositi e l’impossibilità della banca a fare fronte alle richieste rischia di generare il panico. I dirigenti delle principali banche della Repubblica, quelle ritenute economicamente solide ma anche in grado di impegnare risorse importanti, sono al lavoro anche in questo fine settimana. Si studiano le carte, si valutano i numeri, i rischi e le opportunità. Insomma si definisce una strategia sostenibile, che al momento sembrerebbe quella di trasferire agli sportelli di altre banche l’operatività del Credito. Tutto però è ancora piuttosto offuscato. Il destino della banca di Amati e soci sembrerebbe segnato, anche se c’è chi auspica di trasformare la liquidazione amministrativa da coatta a volontaria, governando cioè una fase così delicata. Di investitori stranieri, almeno al momento, non se ne parla. Chi si è presentato o non aveva requisiti sufficienti o ha preferito rinunciare. Allora non resta che il sistema interno, già pesantemente provato. I banchieri vogliono conoscere però l’intera situazione prima di pronunciarsi. Sapere cioè se altri casi rischiano di profilarsi all’orizzonte. Toccherà a Banca Centrale rassicurarli.

Sergio Barducci

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