World Economic Forum: l'economia verso l'intelligenza artificiale
Supererà anche la Cina che si fermerà, si fa per dire, al 6,6% nel 2018 e al 6,4% nel 2019. I Paesi emergenti spingono perché i mercati restino aperti. Rallentare sulla globalizzazione è una minaccia “non meno preoccupante del cambiamento climatico e del terrorismo”, ha dichiarato il premier indiano Narendra Modi. Una posizione opposta a quella del presidente Usa, Donald Trump, che nelle scorse ore ha parlato di introduzione di dazi sull'importazione, dalla Cina, di determinati beni.
Mentre l'Europa è alle prese con la ripartenza, il mondo parla di intelligenza artificiale. Entro il 2022, secondo uno studio presentato a Davos, queste nuove tecnologie potranno far aumentare i ricavi delle imprese del 38% e l'occupazione del 10%. Ciò si potrebbe tradurre in 4.800 miliardi di dollari di profitti a livello globale. Nelle stesse ore, sull'argomento è intervenuto Papa Francesco, con l'esortazione a riportare l'uomo al centro dell'economia. Robot e innovazioni tecnologiche devono essere, ha spiegato il Pontefice, “al servizio dell'umanità”.
Ad animare le discussioni sono anche le criptovalute. “Non diamogli tutta questa importanza”, ha detto Angel Gurrìa, segretario generale dell'Ocse, parlando di un fenomeno ancora agli inizi e di probabile “bolla”. Più severo il Nobel per l'economia Joseph Stiglitz. “Deve essere dichiarato fuori legge”, ha affermato. La gente, ha sostenuto, vuole Bitcoin per una questione di “segretezza”.
Mauro Torresi