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12enni adescate e molestate a Rimini sulla strada per la scuola. Individuato il presunto maniaco

Nelle chat tra genitori è circolata la foto del presunto maniaco, che ha portato la Polizia di Stato a individuare un sospettato.

3 ott 2023
Ragazzi. Immagine di repertorio
Ragazzi. Immagine di repertorio

Due ragazzine di 12 anni sono state adescate a Rimini, mentre andavano a scuola venerdì scorso intorno alle 7.30. I genitori hanno presentato una denuncia in polizia e la scuola ha informato tutti i coordinatori di classe e i ragazzi sui comportamenti prudenti da adottare. Altri episodi sarebbero accaduti anche nei pressi di un centro sportivo, vicino all'istituto scolastico. Al momento gli inquirenti stanno seguendo le segnalazioni dettagliate degli studenti, uno di questi avrebbe anche fotografato l'auto dello sconosciuto, e potrebbero aver individuato l'adescatore. Il sostituto procuratore Davide Ercolani ha aperto un fascicolo di indagine e disposto una perquisizione a carico di un indagato.

L'allarme è scattato venerdì mattina quando un uomo dall'apparente età di trent'anni con la scusa di una foto su Instagram, avrebbe molestato le due 12enni mentre andavano a scuola a piedi. Stando alle denunce, gli episodi sarebbero due e distinti. L'uomo prima avrebbe tentato con una delle due ragazzine, chiedendole di salire nella propria auto per fare delle foto alle scarpe. E poi, al rifiuto di questa, dopo qualche minuto, si sarebbe rivolto all'altra che stava sopraggiungendo sempre sulla via delle scuole Bertola a Rimini. La seconda ragazzina adescata avrebbe accettato di salire in auto, si sarebbe lasciata fotografare le scarpe e i piedi. Poi la ragazzina ha aperto la portiera ed è scappata, correndo a scuola spaventata.

"Le due ragazze appena arrivate a scuola hanno raccontato tutto al personale che accoglie i ragazzi - spiega la preside Lorella Camporesi - La vicepreside ha quindi chiamato i genitori delle due ragazzine che hanno sporto denuncia. Come scuola abbiamo quindi deciso di avvisare i coordinatori di classe affinché informassero i ragazzi sui comportamenti prudenti da adottare in certi frangenti. Le informazioni si sono poi diffuse sulle chat dei genitori". "Non dobbiamo esasperare gli animi - ha aggiunto la preside - non sottovalutare i pericoli, ma nemmeno creare mostri".

Nelle chat tra genitori è circolata la foto del presunto maniaco, che ha portato la Polizia di Stato a individuare un sospettato. L'uomo è stato portato in custodia presso gli uffici di piazzale Bornaccini, e il sostituto procuratore Davide Ercolani ha aperto un fascicolo di indagine e ha disposto una perquisizione nei confronti dell'indagato.





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