18 gennaio 1987: muore il pittore Renato Guttuso

18 gennaio 1987: muore il pittore Renato Guttuso.
"E i miei alibi prendono fuoco, / Il Guttuso ancora da autenticare"

Così Fabrizio De André citava il pittore siciliano nel suo album "Canzone del padre", facendo probabilmente riferimento suo dipinto "I funerali di Togliatti".

Nato a Palermo, Renato Guttuso viene ricordato come politico, ma soprattutto come uno dei protagonisti della pittura neorealista italiana. Il suo padre, acquerellista dilettante, gli trasmise la passione per l'arte che lo portò a frequentare la bottega del pittore di carri Emilio Murdolo.

Già all'età di 13 anni Guttuso firmava e datava i suoi quadri, che erano in prevalenza copie di paesaggisti siciliani e francesi, ma anche ritratti originali. Fu però l'incontro con il futurista Pippo Rizzo ad influenzare profondamente la sua pittura, legata all'espressionismo e caratterizzata da forti temi politico-sociali.

La produzione di Guttuso fu infatti influenzata dalla sua militanza nel Partito Comunista Italiano, di cui disegnò il simbolo storico, che è rimasto fino al suo scioglimento del 1991.

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