2 giugno: Festa della Repubblica italiana
Breve storia della festa nazionale. Cosa si celebra e perché
Il 2 e 3 giugno 1946 più di 28 milioni di italiani votarono per la Repubblica, contrapposta alla Monarchia, nel referendum istituzionale per scegliere la nuova forma di governo del paese dopo la fine del fascismo e della Seconda guerra mondiale. Per la prima volta votarono su scala nazionale anche le donne. Vinse la Repubblica con oltre 12.700.00 voti contro i 10.700.000 della Monarchia. Si andò alle urne in un clima a dir poco difficile, con intere province ancora sotto il governo miliare straniero. I risultati ufficiali furono annunciati il 18 giugno, dopo l’esame delle contestazioni presentate soprattutto dai monarchici.
La distribuzione dei voti dimostrò quanto l’Italia fosse divisa in due metà: nel Nord quasi tutti i centri urbani principali votarono a favore della prima, mentre in moltissime città del Sud la maggior parte degli italiani votò per la monarchia.
La Festa della Repubblica esiste dal 1948. Il cerimoniale ufficiale prevede che il presidente della Repubblica deponga una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria, in piazza Venezia, a roma. Lungo i Fori Imperiali si svolge poi la sfilata delle forze armate.
Un richiamo quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella “ai valori della nostra identità e di una Costituzione lungimirante e saggia, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione. Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune". Mattarella ha aperto le celebrazioni con l'alzabandiera solenne all'Altare della Patria e l'omaggio al Milite Ignoto. Il capo dello Stato era accompagnato dalle più alte cariche: la premier Meloni, i presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana, e il ministro della Difesa Crosetto. Nell'occasione l'associazione San Marino - Italia rivolge un pensiero alle famiglie italiane e sammarinesi. "Un legame - scrivono - spesso parentale che è il secolare e naturale ponte tra le due nazioni" .
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