A 150 km all’ora, in un tratto di strada dove c'è il limite di 70 sulla superstrada Rimini - San Marino. È stato immortalato dalla strumentazione di controllo posta lungo la carreggiata il conducente di un veicolo lo scorso 7 agosto, mentre, alle 9.27 del mattino, spingeva forte sul pedale dell’acceleratore. Si tratta di una delle violazioni più gravi previste dall’articolo 142 del codice della strada che punisce “chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità”.
Il problema delle velocità elevate nelle strade urbane ed extraurbane è una brutta abitudine che non accenna a diminuire fra i conducenti. A confermarlo sono anche i report della Polizia Locale sugli incidenti avvenuti nelle strade comunali, in cui l’alta velocità è stata individuata come causa principale di un sinistro stradale.
Sono 758 gli incidenti che dall’inizio del 2024 a fine luglio sono stati rilevati dal Nucleo Infortunistica della Polizia Locale di Rimini, di cui 409 solo nei tre mesi di maggio, giugno e luglio. 21 in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Tra gli incidenti stradali rimane sempre alta – e molto significativa – la percentuale di quelli dovuti alla velocità. Sempre dallo stesso report infatti emerge che sono complessivamente 286 gli incidenti stradali in cui gli agenti hanno riscontrato l’alta velocità come causa principale oppure concausa dell’evento, esattamente il 37,73%.
Un’incidenza ancora troppo pesante se si pensa anche che – sempre nei primi 7 mesi del 2024 – questi incidenti hanno causato complessivamente un decesso, 10 feriti gravi e 122 feriti di media gravità.
I pericoli della guida ad alta velocità sono noti: la velocità eccessiva riduce il tempo disponibile per reagire a situazioni impreviste, aumentando la probabilità di collisioni. La distanza per fermare il veicolo si allunga notevolmente e c’è il rischio anche della perdita di controllo.