A Montecitorio è stata una giornata di scontro. Conte alla Lega: "Irresponsabile pensare che un leader politico possa indire elezioni a suo piacimento"
Mentre in Aula si discuteva la fiducia, nella bagarre, fuori impazzava la protesta del centrodestra
È stata una giornata di scontro politico, in aula e fuori, mentre alla Camera si presentava il governo Conte bis. Iniziato con abbracci e sorrisi, il dibattito sulla fiducia al governo Conte bis, questa volta sostenuto da Pd e M5S, ha deviato verso lo scontro verbale, duro, con l'opposizione che si è scaldata al punto che i presidenti di turno hanno dovuto procedere a qualche espulsione. I più scatenati i deputati di Fratelli d'Italia. Anche fuori dall'aula gli animi erano caldi: “Ladri di sovranità”, “No al patto della poltrona”, si leggeva sugli striscioni, mentre Giorgia Meloni, dava il bentornato a casa a Matteo Salvini, alleato elettorale che l'aveva però abbandonata per governare coi 5Stelle. Ma ora è tempo di protestare. Nella sua replica, resa ardua dalle continue interruzioni dell'opposizione, il presidente del Consiglio ha sottolineato come dai banchi della Lega siano arrivati solo riferimenti al passato: “Ho udito forti reazioni emotive – ha detto – ma la realtà dei fatti non può essere cambiata: pensare che una forza politica o addirittura il suo leader possa decidere ogni anno a suo piacimento di portare il Paese alle elezioni è irresponsabile. Il M5S – ha aggiunto – ha fatto della coerenza col proprio programma il centro della virtù politica, voi – ha detto alla Lega – dimostrate di essere coerenti solo alle vostre convenienze elettorali, mentre i ministri hanno giurato di tutelare l'interesse esclusivo della nazione”.
Nel video l'intervento del deputato di Fratelli d'Italia Alessio Butti e l'intervista al leader della Lega Matteo Salvini