A Rimini un laboratorio di biologia marina diverso dal solito: su quattro ruote
L'idea è nata dagli studenti del liceo Lemaitre. Gli è bastato guardare fuori dalla finestra per capire che proprio lì, a due passi, avevano a disposizione una risorsa preziosa: il mare. Così hanno pensato di applicare quello che studiano sui libri nella pratica e sfruttare l'opportunità. Dopo la loro richiesta, è nato il progetto “Acqua d'aMARE”: un laboratorio mobile di biologia marina, presentato oggi al Club nautico. Il pulmino uscirà da scuola tre volte al mese, ogni volta con una classe diversa, e farà prelievi di acqua marina e misurerà parametri come ossigenazione, plancton, microorganismi, materiali plastici. A bordo tutta l'attrezzatura necessaria per le analisi. "Approfondiamo quello che facciamo a scuola - racconta Chiara Pacelli, studentessa del liceo scientifico Lemaitre - e impariamo a prenderci cura del nostro mare". Un lavoro che rientra di fatto nell'educazione ambientale e di conseguenza nel programma scolastico. I ragazzi hanno fatto anche una dimostrazione pratica dell'attività, dai prelievi alle analisi. I dati ottenuti hanno “promosso” il mare di Rimini, perché tutti all'interno del range ottimale di valori, come spiega Pietro Emanuele, biologo marino dell'Università di Bologna: "Questi sono dei prelievi fatti in superfici. E' tutto nella norma, dal PH alla temperatura dell'acqua, fino all'ossigeno. I valori che abbiamo visto sono tutti ottimi per la qualità del mare".
Nel video le interviste a Chiara Pacelli, studentessa del liceo scientifico Lemaitre, e Pietro Emanuele, biologo marino Unibo
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