GIALLO DI RIMINI

A un anno dall'omicidio di Pierina Paganelli

Era il 3 ottobre 2023 quando la donna venne assassinata nel garage di casa. Il messaggio social della figlia Chiara. Quando ci rivedremo le dirò: “Mammina, in tanti ci abbiamo messo tutto l'impegno e il cuore per darti giustizia... e ce l'abbiamo fatta!”

A un anno dall'omicidio di Pierina Paganelli.

I fatti. Alle 22:00 circa del 3 ottobre 2023, Pierina Paganelli, ex infermiera in pensione, rientra a casa nel complesso di via del Ciclamino a Rimini, dopo un incontro dei Testimoni di Geova. Nel garage sotterraneo, una persona la colpisce con 29 coltellate. L'arma del delitto non è mai stata ritrovata. Il giorno successivo, alle 8.30, la nuova Manuela Bianchi ritrova il corpo senza vita.

Iniziano le indagini della squadra mobile di Rimini, guidata dal commissario capo Marco Masia, e del pm Daniele Paci. Gli inquirenti ben presto si concentrano su Louis Dassilva, marito di Valeria Bartolucci, ma che ha una relazione con la Bianchi. Per la Procura il movente passionale sarebbe alla base del delitto; Louis, secondo l'accusa, temeva che venisse scoperta la storia d'amore con la nuova della Paganelli. L'uomo, 34enne senegalese, viene arrestato il 16 luglio. La 'prova regina' sarebbe il video della cam 3 della farmacia San Martino, che mostra una figura incamminarsi verso il complesso residenziale alle 22:17.

Al setaccio degli inquirenti anche i dispositivi elettronici in uso a Dassilva, in attesa degli esiti sulle esigue tracce di DNA maschile rinvenuti sui vestiti della vittima. La comparazione è stata affidata al perito Emiliano Giardina.

Oggi, per i figli di Pierina, è però il giorno del dolore. Chiara, Giacomo e Giuliano la ricordano sui giornali e i propri profili social. Parlano di una donna che sapeva trasmettere serenità e gioia. Sempre positiva, forte, convinta che tutto, dandosi da fare, si sarebbe messo a posto.

“È passato un anno! Un anno di immenso dolore, confusione e rabbia!”, così scrive la figlia Chiara in un reel su Instagram. “Alcuni si sono dimenticati che la vera vittima è la nostra fantastica mamma... la sua drammatica, ingiusta, crudele morte è passato in secondo piano, schiacciata da inutili liti, improvvise amnesie, dal gioco di parole dette da qualcuno contro parole di qualcun altro, da negazioni e bugie!”. E aggiunge: “Fortunatamente in molti hanno lavorato senza sosta per cercare la verità... perché quando rivedremo nostra madre io le vorrò dire: 'mammina, in tanti ci abbiamo messo tutto l'impegno e il cuore per darti giustizia... e ce l'abbiamo fatta! Mi sei mancata tantissimo!”

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