A Urbino primo giorno di Festival del Giornalismo Culturale: la televisione torna protagonista nell'era Covid
Giornalisti, esponenti della cultura e scienziati si confrontano, nell'anno della pandemia. E da una ricerca emerge una novità sui mass media
La tv fa il pieno di ascolti nei mesi segnati dal Coronavirus, diventando il mezzo di comunicazione più seguito per informarsi su Covid e salute. A dirlo è una nuova ricerca presentata al Festival del Giornalismo Culturale di Urbino: tre giorni di approfondimento, organizzati da Scuola di giornalismo e Università. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Dallo studio emerge il ruolo fondamentale della televisione, raggiunta da Internet per pubblico. Meno ascolti per la radio, ma solo per l'impossibilità di muoversi in auto nel lockdown. Calo, invece, per la carta stampata, ma non per i siti web delle testate.
Tra gli ospiti di questa edizione del Festival, oltre alle firme del giornalismo, lo scrittore Marco Malvaldi, il teologo Vito Mancuso e l'astrofisico Guido Tonelli. Dopo l'apertura a Urbino, sabato e domenica il Festival si trasferisce nel monastero di Fonte Avellana nel comune di Serra Sant'Abbondio.
Nel servizio, le interviste a Lella Mazzoli (sociologa), Piero Dorfles (giornalista e critico letterario) e Giorgio Zanchini (giornalista Radio Rai)