Abolito il reddito di cittadinanza, in arrivo un nuovo decreto sulla formazione lavoro
Oggi la ministra del lavoro Calderone è intervenuta alla Camera dei Deputati
Le parole della politica sono, nel lessico parlamentare, un muro contro muro, ma i numeri dell'emergenza parlano chiaro e spiegano perchè il governo sta correndo ai ripari. Sono quasi 160mila le famiglie che non riceveranno più il Reddito di Cittadinanza ma che sono - secondo i dati del Ministero - “attivabili al lavoro”; l'esecutivo si sta dando da fare per far funzionare le due gambe del nuovo sistema di welfare: il sostegno alla formazione lavoro e la relativa piattaforma, alla quale dovrà iscriversi chi vuole seguire i corsi e ottenere il sostegno, 350 euro al mese, in attesa di trovare una occupazione, e l'assegno di inclusione, per il quale i servizi sociali dovranno valutare se prendere in carico le famiglie fragili che sono, almeno sulla carta, oltre 80mila.
La ministra del lavoro Marina Calderone è intervenuta oggi al question time alla Camera, domani sarà al Senato. I tempi sono strettissimi, la piattaforma per gli attivabili al lavoro dovrebbe partire il 1° settembre, le Regioni - che gestiscono i Centri per l'impiego- hanno segnalato di non essere state ancora informate sulle funzionalità del nuovo strumento con il quale le loro banche dati dovranno dialogare, e suggeriscono una "modalità transitoria". Occhi puntati quindi sui Centri per l'impiego, strategici per queste nuovo sistema e vero tallone d'Achille della misura, tanto cara ai Cinquestelle, appena andata in soffitta.
Nel video gli interventi dell'On Manlio Messina, Fratelli d'Italia e dell'On. Nicola Fratoianni, Alleanza Verdi Sinistra
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