Accoglienza migranti: l'Emilia-Romagna lancia la sua proposta in quattro punti

La Regione, spiega Bonaccini, “intende continuare a fare la propria parte”

E' una proposta in quattro punti, condivisa con i territori, quella lanciata dall'Emilia-Romagna per gestire l'accoglienza dei migranti. Tanto che la Regione rende noto di aver inviato al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi una richiesta di confronto. Piano messo nero su bianco dalle istituzioni emiliano-romagnole.

Primo punto: la creazione di un Tavolo permanente Stato-Regioni su arrivi e accoglienze. Necessaria, poi, si legge nella proposta, “un'equa ripartizione nazionale delle persone che giungono in Italia”. Anche alla luce, viene rimarcato, “dell'attuale distribuzione sbilanciata in alcune regioni rispetto ad altre”. Terzo e quarto punto: lo stanziamento di fondi ai Comuni per accogliere i minori non accompagnati e l'importanza del sistema dei Centri di accoglienza straordinari e dei Sai.

Fondamentale la condivisione tra Regione, sindaci dei Comuni capoluogo e presidenti di Provincia, spiega il presidente Stefano Bonaccini. Un piano basato, sottolinea, sui “problemi reali” che gli amministratori affrontano ogni giorno. L'Emilia-Romagna, seconda regione per accoglienza, dice il presidente, “intende continuare a fare la propria parte”. Proprio in queste ore si fa strada l'ipotesi di uno o più hub per accogliere i migranti nel Bolognese. Tutto ciò mentre si registrano nuovi sbarchi. “I flussi migratori rischiano di diventare insostenibili”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani invocando una politica europea sul tema.

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