Accoltellamento a Rimini: fuori pericolo il bambino. Sdegno e rabbia nelle reazioni
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese lo ha definito un "Un episodio gravissimo". Domani verrà a Rimini
Rabbia, sdegno, incredulità e sostegno alla vittime: sono tante oggi le reazioni all'accoltellamento che si è tento nel tardo pomeriggio di ieri prima sulla linea 11 nei pressi di Miramare, poi anche nei pressi del Talassoterapico. 5 in tutto le persone ferite, 4 donne ed un bambino. Il bimbo di 6 anni è stato sottoposto nelle notte ad un lungo e delicato intervento chirurgico all'Infermi di Rimini dove si trova ricoverato ora in rianimazione: rimane in prognosi riservata, ricoverato in rianimazione, ma dall'ultimo bollettino medico viene comunicato che è fuori pericolo e risponde ai genitori. Si trovano invece ricoverate al Bufalini di Cesena le due donne controllore che sono state colpite con diversi fendenti dal 26enne al quale avevano chiesto di esibire il titolo di viaggio. L'aggressore dovrà rispondere delle accuse di tentato omicidio, lesioni e tentata rapina. Nei prossimi giorni, probabilmente domani, è previsto l'interrogatorio di garanzia.
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese lo ha definito un "Un episodio gravissimo". Il ministro è in "contatto continuo" con il prefetto anche per conoscere la situazione dei feriti e domani sarà a Rimini per partecipare al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. "Sono vicina alle persone aggredite e ferite ieri sera a Rimini, tra le quali anche un bambino, e alle loro famiglie", aggiunge il titolare del Viminale ringraziando le forze di polizia per l'immediato fermo dell'autore dell'accoltellamento.
Gnassi sottolinea la tempestività con la quale sono intervenute le forze dell'ordine che ha permesso di catturarlo a strettissimo giro. "Una comunità che è intervenuta con la sua solidarietà, la sua sanità, le sue forze dell'ordine. Questo vuol dire essere comunità e speculazioni elettorali possiamo lasciarle a chi pare non aspetti altro per metterle in opera. In questo momento il nostro compito è stare accanto alle persone aggredite e alle loro famiglie". Così conclude Gnassi che si chiede come sia potuto accadere che un richiedente asilo, domiciliato a Riccione presso un istituto di volontariato e che a quanto pare aveva già dato segni di violenza e di alterazione, girasse liberamente, potendo ieri prendere il bus.
Vicinanza e la solidarietà ai feriti e alle famiglie anche da parte del Sindaco di Riccione Renata Tosi: "Certe cose non dovrebbero mai accadere". A tutti loro, per qualsiasi aiuto possibile, Riccione c'è, è solidale.
Start Romagna, in una nota, ringrazia quanti si sono adoperati, operatori sanitari e forze dell'ordine, per le vittime, sottolineando che metterà a disposizione delle forze dell'ordine le immagini del circuito di sicurezza per verificare quanto accaduto e perseguire chi s’è reso protagonista di un gesto di tale violenza. Vicinanza alle donne ferite anche da parte dell'azienda Holacheck, fornitrice di Start Romagna.
La Segreteria Provinciale SILP Cgil di Rimini si complimenta con quanti hanno contribuito ad assicurare alla giustizia il pericoloso individuo: "Dopo un'estate affrontata, dagli uomini e le donne della Polizia di Stato, con il massimo impegno ed abnegazione e con rinforzi inadeguati alle necessità della provincia, la risposta degli uomini in divisa è stata massima e pronta e noi come organizzazione sindacale ci muoveremo da subito affinché i colleghi e le colleghe ottengano il giusto riconoscimento e la giusta gratificazione".
Vicinanza nei confronti dei feriti anche da parte di FIL CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI che chiedono che venga convocata, urgentemente, una riunione dal Prefetto di Rimini per affrontare il tema della gestione dell'ordine pubblico sui mezzi di trasporto.
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