Addio Terzo Polo: tra Carlo Calenda e Matteo Renzi volano gli stracci
Naufraga il progetto di partito unico, mentre il governo si compatta sulle nomine delle partecipate statali
E' una maggioranza decisamente di buon umore, quella che ha portato a casa la partita delle nomine delle grandi partecipate statali, da Eni a Poste a Leonardo. Il braccio di ferro usato per arrivarci è ormai alle spalle. E mentre il governo promette di rivedere l'intera materia degli incentivi edilizi ma annuncia anche un nuovo ciclo di revisione della spesa, da parte dei ministeri chiamati a risparmiare sull'indebitamento netto centinaia di milioni di euro a partire dal 2024, nel Terzo Polo volano gli stracci, da partito unico che dovevano diventare, Azione e Italia Viva si lanciano accuse a vicenda, per Carlo Calenda tutto è saltato e su Twitter si sfoga dando ogni colpa a Matteo Renzi.
Nel video le interviste a Tommaso Foti, capogruppo Camera Fratelli d'Italia, e a Davide Faraone, deputato Azione-Italia Viva
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