RIMINI

Al via il Congresso Cgil: da Landini appello per equa retribuzione, diritti delle donne e pace

Da San Marino partecipano anche Csdl, Cdls e Usl. Nel servizio le interviste a Don Luigi Ciotti e a Enzo merlini

Equa retribuzione, diritti delle donne e dei migranti, dignità. Sono alcuni dei messaggi chiave della giornata d’apertura del XIX Congresso nazionale della Cgil a Rimini: quattro giorni di riflessione sul valore del lavoro e sul futuro. Al Palacongressi si alterneranno ospiti di primo piano del panorama politico e della società.

“Il lavoro crea il futuro”, lo slogan scelto. Sul palco, nella giornata introduttiva, l’intervento del segretario generale uscente, Maurizio Landini. Un discorso che si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime del naufragio di Cutro. “Tutti hanno diritto di cercare un presente e un futuro migliore”, ha affermato Landini. L’esortazione è ad attivare i visti umanitari, a promuovere accordi bilaterali non basati sul controllo dei flussi e ad abrogare la legge Bossi-Fini così come i decreti sicurezza Salvini. Landini boccia anche il recente decreto del Governo ed esorta a lavorare per una “piena integrazione”.

Al centro dell’intervento la dignità del lavoro, l’equa retribuzione, la sicurezza e i diritti degli occupati. “Il profitto e il primato della finanza - ha affermato - sono diventati valori in sé”, con la “mercificazione” del lavoro e dei rapporti sociali. Tra gli obiettivi del Congresso Cgil quello di far tornare al centro la persona. E guardando ai giovani “dobbiamo aprirci e favorire un rinnovamento”. Poi un passaggio sui valori della società attuale: quelli della performance che può portare i giovani a “crollare”. “Ci si deve ribellare a questa situazione”, dichiara Landini.

Dal numero uno del sindacato - che si è detto disponibile a ricoprire un secondo mandato - vicinanza alle donne, sia alle lavoratrici sia alle cittadine che lottano in Paesi come l’Iran. L’emergenza sanitaria, poi, ha “aggravato” la loro condizione nel settore occupazionale. Il superamento del jobs act, il riconoscimento dei nuovi lavori digitali, gli investimenti in sanità e scuola pubblica, insieme a nuove politiche industriali e allo sviluppo sostenibile sono alcuni dei punti significativi del discorso di Landini. Insieme a una serie di messaggi più politici: sul piano fiscale un secco “no” alla flat tax e l’esortazione all’equità fiscale per non pesare troppo su lavoratori e pensionati. Con le autonomie, per il segretario generale, aumenteranno i divari. Perché, poi, si chiede, cambiare la figura del Presidente della Repubblica con il presidenzialismo? Non poteva mancare un forte “no alla guerra” del sindacato, con il riferimento non solo all’Ucraina ma ai tanti conflitti nel mondo: “Dobbiamo batterci per cancellare la guerra”.

Congresso della Cgil che, nella giornata di apertura, ha visto alternarsi sul palco il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha parlato di un “patto per il lavoro e per il clima”, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e personaggi del sociale come il fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti. Il 16 marzo atteso il confronto tra i leader delle forze politiche di opposizione, tra i quali la neo-segretaria del Pd Elly Schlein e il leader 5 Stelle Giuseppe Conte. Nella giornata del 17 marzo attesa la premier Giorgia Meloni.

Al Congresso partecipano anche i sindacati sammarinesi Csdl, Cdls e Usl, con i segretari generali Enzo Merlini, Gianluca Montanari e Francesca Busignani che hanno aderito al Manifesto della rete internazionale dei sindacati antifascisti: documento nato dopo le manifestazioni in risposta all’attacco alla sede romana della Cgil del 2021. 

Nel servizio le interviste a Don Luigi Ciotti (presidente dell'associazione Libera) e a Enzo Merlini (segretario generale Csdl)

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