Alluvione ER, "Le ordinanze commissariali non funzionano"
Il Presidente Bonaccini e i sindaci del Bolognese tornano a far sentire la propria voce
C'è grande attesa per l'incontro con il commissario straordinario per l'alluvione dell' Emilia Romagna Francesco Paolo Figliuolo prevista per venerdì. Comuni e Regione hanno infatti una serie di richieste per dare operatività alla macchina della ricostruzione, dopo l’alluvione dello scorso maggio. Il giro di ascolto nei territori è alla terza tappa. Dopo Ravenna e Forlì-Cesena la settimana scorsa, ieri è stata la volta di Bologna, nella sede della Città metropolitana.
Da una parte il governatore Bonaccini che ha rimarcato la necessità di avere in fretta le risorse ed ordinanze commissariali che funzionino, dall'altra il sindaco di Bologna Lepore che auspica iter semplificati.
Le principali criticità riguardano la mancanza di personale amministrativo a causa delle procedure che non permettono l’arrivo in tempi rapidi di tecnici che lavorino sulla piattaforma Sfinge. "Un problema serio e complicato è quello del personale. In tanti Comuni piccoli e medi — ha spiegato ieri Bonaccini — manca il personale tecnico e amministrativo adeguato e gli strumenti messi in campo a oggi per reclutarli non funzionano. Sono arrivate poche decine di persone, ne dovevano arrivare 216. Passano i mesi e il personale non arriva. Per il terremoto ci furono a disposizione oltre 1.200 persone, qui il commissario ne ha una sessantina». Sempre sulla parte pubblica, manca ancora da parte del Governo il decreto che metta a terra i fondi Pnrr per 1,2 miliardi annunciati a Forlì dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.
Sulla parte privata, invece, verrà nuovamente avanzata la richiesta di inserire i beni mobili tra quelli rimborsabili, il risarcimento al 100% dei danni. "Per il terremoto nessun cittadino ha tirato fuori i soldi prima, perché c’era il credito d’imposta, ma un’alluvione non è un terremoto - ha continuato Bonaccini - in agricoltura per esempio ci sono imprese che hanno perso tutto, se le risorse non arrivano in fretta è un bel problema». Infine, è stato anche presentato il percorso in atto per l’elaborazione dei Piani speciali per la ricostruzione e l’annuncio che non si costruirà più nelle zone allagate: "Da parte nostra possiamo garantire che non si costruirà più nelle aree che sono state allagate. Nei nuovi piani dovrà essere inserito un principio di precauzione proprio per evitare che ciò che mai pensavamo potesse accadere possa ricapitare in futuro" ha concluso il presidente.
Nel video l'intervista a Stefano Bonaccini, Presidente Emilia Romagna
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