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Anche Papa Francesco ha ricevuto la terza dose di vaccino anti-Covid

In Vaticano partite le somministrazioni da qualche giorno. Trend ancora in rialzo per i contagi in Italia

di Francesca Biliotti
27 ott 2021
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti

Alcune chiavi che consentono la generazione del Green Pass europeo sarebbero state sottratte, e con quelle pubblicati e diffusi in rete programmi per creare certificati falsi. Allarme in Europa, accertamenti in corso da parte dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e della polizia postale: al momento però l'Italia non sembra coinvolta. E mentre già quasi un milione di italiani ha ricevuto la terza dose di vaccino anti Covid, che sembra inevitabile per tutta la popolazione vaccinabile nel prossimo anno, anche Papa Francesco è stato tra i primi a ricevere la terza somministrazione, iniziata da qualche giorno in tutto il Vaticano, che ha dato priorità agli ultra sessantenni e alle persone fragili. Sono in rialzo i contagi in Italia: è quasi di 4.600 l'incremento (4.598), per un'incidenza sui tamponi dell'1%. Terapie intensive stabili (341 totali), 11 i ricoveri ordinari in più (2.615), 50 le vittime.



In Emilia Romagna sotto osservazione la subvariante chiamata “Delta plus”: da fine agosto rilevati 24 casi, lo 0,47% dei campioni esaminati, e non c'è evidenza scientifica di una sua maggiore resistenza al vaccino. In Regione sono 307 i nuovi positivi (incidenza 1%), anche qui non aumentano le terapie intensive (34 totali), lieve calo (-2) per i ricoveri (281). Ben 13 i decessi, poiché alcuni sono stati comunicati in un secondo momento. A Rimini 38 casi in più (33 sintomatici). Green Pass obbligatorio anche al Parlamento europeo, a Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo dal 3 novembre fino al 31 gennaio; e mentre l'Oms chiede chiarimenti su Covaxin, vaccino indiano, per una valutazione finale che si avrà il 3 novembre, uno studio condotto da diverse istituzioni israeliane, compreso il ministero della Salute, rivela che la protezione offerta dal vaccino cala dopo circa 6 mesi dalla somministrazione e continua a ridursi progressivamente fino a esporre al rischio di incorrere nell'infezione, specie dove è più diffusa la variante Delta.




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