CRONACA

Ancora spari a Caivano: due raid a poche ore di distanza

Secondo Patriciello i clan hanno paura: “I topi si sentono stanati"

“La camorra sfida lo Stato”. Con queste parole don Maurizio Patriciello, il parroco antimafia, denuncia le nuove “stese”. Ieri, poco prima della mezzanotte, gli abitanti del Parco Verde di Caivano ripiombano nel terrore: si sentono colpi sparati in aria all'impazzata e moto che sfrecciano. Almeno 19 i bossoli ritrovati: da qui partono le indagini dei Carabinieri. Il raid suona come un avvertimento alle istituzioni, dopo la maxi retata e la visita, dieci giorni fa, del presidente del Consiglio Meloni nel quartiere teatro delle violenze di gruppo sulle due cuginette di 12 e 10 anni. Il messaggio viene ribadito questa mattina: diversi colpi vengono esplosi contro un'auto parcheggiata in via Pio IX. Fortunatamente nessun ferito.

Secondo Patriciello i clan hanno paura: “I topi si sentono stanati – commenta –. La camorra ha capito che qualcosa di serio e importante sta avvenendo”. A stretto giro la reazione della Commissione parlamentare Antimafia: “Serve una risposta a quest'arroganza mafiosa”. Mentre il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara promette: “Lo Stato non si piega a minacce di alcun tipo. Il 18 settembre sarò di nuovo a Caiavano a portare misure concrete che stiamo adottando”. Tra queste l'aumento delle forze dell'ordine previsto a breve: il numero dei carabinieri in servizio nel territorio crescerà del 20%.

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