Arcigay Rimini denuncia il sindaco di Pennabilli
Il primo cittadino: 'Non sarei contento di avere un figlio omosessuale'
"Non sarei contento di avere un figlio omosessuale. Non è che se ho un figlio omosessuale lo posso ammazzare". Frasi choc pronunciate dal sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini nel corso della trasmissione 'La zanzara' del 22 marzo su Radio 24 che hanno indotto l'associazione Arcigay Rimini a querelare il primo cittadino. Giannini, noto per avere dichiarato la propria fede fascista e per avere ordinato l'altro giorno a una preside del suo Comune di fare entrare il sacerdote a scuola durante l'orario di lezione per la benedizione pasquale, ha dichiarato che l'omosessualità "è contro natura" e che "non è normale". Non solo, ha detto anche che un figlio omosessuale "ho la fortuna di non averlo", "se ce l'avessi che purtroppo nasce gay o diventa gay, non ci posso fare niente". "Denunceremo il sindaco Giannini di Pennabilli, le sue parole sono intollerabili in un contesto civile e democratico", dichiara Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini. "Sentire diffamare e discriminare, con espressioni poi così violente, da parte di un sindaco che dovrebbe rappresentare tutta la sua comunità fa venire i brividi". Il sindaco "pare rammaricarsi che la legge gli impedisca di ammazzare un figlio omosessuale. Da una figura istituzionale non possiamo sopportare questi sottintesi gravissimi e violenti", continua Tonti.
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