Arresto Toti, il ministro della Giustizia Nordio: "Perplessità sui tempi"
C'è chi fa notare che le misure cautelari sono arrivate giusto un mese prima delle elezioni europee
Il primo a sollevare perplessità sui tempi giudiziari è proprio il Guardasigilli, ministro della Giustizia Nordio, in particolare “sulla misura – dice – rispetto al tempo in cui è stato commesso il reato ed è iniziata l'indagine”. Anche Matteo Renzi fa notare che “Dopo quattro anni di indagini, l'arresto avviene a un mese dalle elezioni europee”, mentre secondo la segretaria del Partito Democratico Schlein Giovanni Toti dovrebbe dimettersi. L'accusa è corruzione, in un caso con 25 indagati e 10 destinatari di misure cautelari, tra cui anche il braccio destro e capo di gabinetto di Toti, Cozzani, cui viene contestata anche l'aggravante mafiosa. “Pur di ottenere la rielezione – afferma la gip Faggioni, a proposito di Toti – è stata svenduta la propria funzione in cambio di finanziamenti”. In una intercettazione si sente il presidente della Liguria che dice: «La pratica di tuo figlio è ok».
Agli arresti anche l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, mentre al centro dell’indagine di questo presunto sistema corruttivo ci sarebbe Aldo Spinelli, imprenditore portuale. In Senato intanto è iniziata la discussione generale sul premierato, la “madre di tutte le riforme”, come la definisce la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che oggi a Palazzo Chigi ha ricevuto il segretario generale della Nato, Stoltenberg. L'opposizione aveva presentato le pregiudiziali, ma sono state respinte con 104 voti contrari, 54 a favore e 2 astenuti.
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