Era entrato per due volte in una 'zona a traffico limitato' di Rimini con il pass invalidi scaduto. Dovrà pagare la multa in ogni caso, anche se il permesso gli è stato rinnovato. La Cassazione non perdona la dimenticanza e respinge la tesi difensiva della buonafede: si tratta di una 'negligenza' che non ammette attenuanti. Insomma, la sanzione va pagata. Nessuna speranza, quindi, per gli invalidi con permesso scaduto. Non ci sarà un occhio di riguardo neppure per loro. Una vittoria per la Prefettura di Rimini, che aveva respinto l'istanza di annullamento della sanzione e che “vede riconosciuta – come scrive il quotidiano di informazione giuridica Dirittoegiustizia.it - la legittimità del proprio operato". Nel giudizio davanti al tribunale, la corte di merito aveva sottolineato come in questo caso sia impossibile parlare di buonafede dell'automobilista, colpevole, invece, di "negligenza rispetto all'onere del tempestivo rinnovo del permesso". Un'impostazione confermata dagli Ermellini. In sostanza, "le due violazioni, avvenute in momenti diversi, sono espressione dell'unica condotta colpevole" del conducente, ossia "il mancato rinnovo dell'autorizzazione all'accesso alla zona a traffico limitato". E questa visione non può essere messa in discussione dalla constatazione che "l'uomo si era attivato appena resosi conto che il 'permesso' di accesso alla 'ZTL' era scaduto". Ad essere decisiva l'evidente negligenza rappresentata dal "non essersi attivato per il rinnovo prima della scadenza del permesso".
Automobilista riminese con pass invalidi scaduto: Cassazione non perdona dimenticanza
Aveva effettuato l'accesso a zona in traffico limitato. Respinta la tesi della buonafede, dovrà pagare la multa.
25 nov 2019
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