In mattinata, come preannunciato, la Cgil di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna ha manifestato con un presidio di fronte alla prefettura di Forlì per "documentare nei fatti la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici del personale sanitario" a seguito delle aggressioni subite, culminate con l'accoltellamento di una infermiera avvenuto mercoledì scorso alla casa della salute di Meldola.
"Le aggressioni al personale sanitario non sono più casi isolati - hanno sottolineato i funzionari sindacali - si stanno intensificando, con fatti di estrema gravità, come quello di Meldola. Non è pensabile di dovere andare a lavorare portando con sé la paura di non tornare a casa".
"È arrivato il momento - ha precisato la segretaria generale Cgil Forlì-Cesena, Maria Giorgini - di trovare delle soluzioni concrete e valide per evitare i rischi, anche molto gravi, a cui è esporto, tutti i giorni, il personale sanitario. Non è possibile e giusto lavorare in un ambiente dove si mescolano insicurezza e tensione a scapito del personale e di chi è in cerca di cure e assistenza".