Batteri oltre limiti, per Comune Rimini 'nessun superamento'
Degli ulteriori accertamenti su alcune acque di balneazione del territorio riminese, eseguiti da un laboratorio esterno per conto del Comune, hanno permesso di appurare che non vi sarebbe stato alcun superamento dei limiti di escherichia coli rispetto a quanto invece riscontrato da Arpae. "Sono di pochi minuti fa - scrive il Municipio - i risultati dei campioni di acqua di mare per le 7 acque di balneazione del litorale nord di Rimini, commissionati dal nostro Comune al Laboratorio certificato Lav e svolti nella mattinata del 26 luglio".
I prelievi sono stati fatti negli stessi luoghi, nella stessa giornata e a mezz'ora massima di distanza da quelli di Arpae che hanno registrato 28 superamenti dei limiti normativi lungo altrettanti punti della costa romagnola. I risultati in mano al Comune, svolti con una delle due metodologie certificate, "sono tutti, nessuno escluso, ampiamente sotto i parametri normativi, sia per quanto riguarda la concentrazione di escherichia coli che di enterococchi", dichiarano da Palazzo Garampi. E perciò tutte e sette le acque risultano "perfettamente idonee alla balneazione".
L'esito è dunque completamente opposto a quello di Arpae, "per cui i Comuni del Riminese e della Romagna non individuano alcuna motivazione evidente e plausibile". "Il Comune di Rimini ha voluto eseguire in questa occasione un campionamento autonomo per verificare con un 'doppio controllo' - si legge nella nota - lo stato di salute del proprio mare, vista e considerata l'eccezionale condizione climatica e siccitosa di questa stagione estiva con possibili inediti effetti sull'habitat naturale". È stato chiesto un incontro urgente a Regione, Ausl e Arpae per la giornata di venerdì 29 luglio al fine di definire concrete soluzioni per quello che, ogni ora che passa, è un mistero che si infittisce sempre di più.
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