Berlusconi: "Contro Giorgia Meloni in atto una demonizzazione vergognosa"
Bersani: "Perché non mi ricandido? Ho 70 anni, 20 da parlamentare, penso che basti"
Il punto sulla politica italiana, centrosinistra ancora in alto mare rispetto al centrodestra, il recente accordo tra Pd e Azione mette a rischio ulteriori alleanze. Secondo Silvio Berlusconi, che nel suo videomessaggio ha promesso un nuovo “grande miracolo italiano”, contro Giorgia Meloni è in atto "una demonizzazione vergognosa, com'è stato fatto di volta in volta nei confronti dei leader di centrodestra che hanno avuto successo nei sondaggi. Giorgia è stata un buon ministro nel mio governo – ha detto a Rtl 102.5 – soprattutto ha ridato prospettiva a una comunità di destra”. A proposito di Berlusconi, il Corriere della Sera lo ha preso a pretesto per chiedere a Pier Luigi Bersani perché non si candidi, visto che il presidente di Forza Italia lo fa a 86 anni. “Ho 70 anni – è stata la risposta – ho fatto 20 anni il parlamentare, da ministro, segretario e deputato semplice. Penso che basti”. Il patto tra Pd e Azione invece mette a rischio un accordo tra democratici, Sinistra italiana e Europa verde, e anche con Luigi Di Maio. Quest'ultimo chiede “rispetto e parità di trattamento, o viene meno il principio fondante di una coalizione. E' opportuno – scrive – non perdere di vista l'obiettivo, anche per evitare di mandare al governo partiti che rischiano di portare l'Italia fuori dalla sua collocazione Euro-Atlantica”. A lui riserva parole estremamente dure l'ex compagno di partito Alessandro Di Battista, rientrato in Italia dalla Russia, che lo definisce “trasformista, disposto a tutto, arrivista. Chi lo conosce, lo evita”, conclude.
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