CAMERA DEI DEPUTATI

Body shaming e disturbi alimentari: malattia silenziosa che colpisce oltre 3 milioni di persone

Iniziative politiche dalla deputata Semenzato. Ministra Roccella: "Ho sofferto di anoressia"; l'ex ministro Brunetta: "70 anni per sdoganare la parola nano"

Alla Camera dei Deputati un convegno per parlare di body shaming, ossia la derisione del corpo, che spesso causa disturbi del comportamento alimentare. Toccanti anche le testimonianze della ministra Roccella e dell'ex ministro Brunetta. Iniziative politiche mirate, portate avanti con tenacia dalla deputata di Noi Moderati Martina Semenzato, già promotrice di un Intergruppo parlamentare proprio su queste tematiche: istituire una giornata per combattere il body shaming, ogni 16 maggio, e una mozione sui disturbi del comportamento alimentare, già calendarizzata a giugno dalla Camera, per identificarli come malattia sociale e dargli dunque dignità specifica. Dopotutto, le cifre del fenomeno sono ormai imponenti. Sala gremita di studenti, che hanno ascoltato attentamente le testimonianze: tra queste, l'ex ministro Renato Brunetta, spesso bersaglio di attacchi e derisioni, che ha parlato a cuore aperto. “Siamo vittime ma anche carnefici – ha detto – e spesso ci autoassolviamo per gli insulti che diciamo”. Toccante la testimonianza anche della ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, che ha confessato di aver sofferto di anoressia infantile, a causa di un rapporto inesistente con la madre. 

Nel video le interviste a Martina Semenzato, deputata promotrice Intergruppo parlamentare "Body Shaming e Disturbi Alimentari", e a Eugenia Roccella, ministra per le Pari Opportunità e Famiglia

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