Bologna: allerta per la torre Garisenda, modifiche alla viabilità
Transennata l'area attorno alle due torri, simbolo del capoluogo emiliano. Il Viceministro Bignami attacca il Pd: “Se fai passare gli autobus, cosa pensi possa accadere?”
Dopo 900 anni, lo stato di salute della torre Garisenda, la più bassa e pendente, preoccupa autorità e cittadini. Il Comune di Bologna ha infatti recintato e chiuso al traffico il tratto di via San Vitale, fra via Zamboni e via Rizzoli, che costeggia la torre, per consentire una serie di monitoraggi. Da oggi ci sarà una mezza rivoluzione per gli autobus e i mezzi privati che non potranno più circolare. Di fatto sarà vietato girare, se non a piedi, intorno alla Garisenda; la torre pendente sarà off limits fino a nuove disposizioni.
In sostanza da San Vitale non risalirà verso il centro alcun mezzo Tper e neppure privato. La rete del trasporto pubblico regge però l’urto della decisione presa da Palazzo d’Accursio soprattutto perché resterà invece aperta la direttrice Rizzoli-Strada Maggiore e Rizzoli-Castiglione: accanto all’Asinelli i bus potranno passare. Sempre per consentire i monitoraggi sarà chiusa al pubblico anche la “gemella” torre degli Asinelli.
Già nel 2011 il sismologo Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia disse che, “le Due Torri sono malate. E per evitare rischi al simbolo di Bologna, bisognerebbe chiudere il traffico in zona". Perché ormai "la situazione è alterata e forse compromessa”. Mentre ora è Fratelli d'Italia che accusa. “Il problema di Bologna si chiama Pd – scrive su X Galeazzo Bignami, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – Non ci vuole un genio… Se fai passare sotto le 2 Torri decine di autobus da 15 tonnellate tutti i giorni, cosa pensi possa accadere?”.
Già una decina di giorni fa la sottosegretaria leghista alla Cultura, Lucia Borgonzoni, aveva lanciato l'allarme dopo un incontro a Bologna con la soprintendente Francesca Tomba e il sindaco Matteo Lepore. E oggi, dalle colonne del Resto del Carlino, ribadisce: "I dati sulle oscillazioni ci preoccupano. E forse, da parte del comitato scientifico comunale che si occupa della conservazione della torre, c’è stata una sottovalutazione della situazione". "È grazie alle segnalazioni del soprintendente Tomba - evidenzia la sottosegretaria - che mi sono attivata immediatamente per ottenere i 5 milioni di euro del Pnrr".
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