Bologna, sindaco Lepore: “La Garisenda non è a rischio crollo”
Illustrati i tratti salienti della relazione del comitato tecnico: “L’allerta resta gialla, non rossa". L'area è sprofondata di un centimetro. "Torre smontata e poi rimontata? È una delle soluzioni”
La Garisenda non è "a rischio crollo immediato" e la situazione è ancora da "allerta gialla". È quanto affermato dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ieri in conferenza stampa ha illustrato la relazione tecnica del comitato tecnico scientifico per la sorveglianza della Torre. "Non abbiamo in questo momento motivo di incrementare la soglia di allerta - aggiunge Lepore - e continuiamo a lavorare come già avevamo impostato il nostro percorso". "La relazione conferma la preoccupazione" già espressa dall'amministrazione nei giorni scorsi. "Adesso l'obiettivo è mettere in sicurezza la torre, fare presto e fare bene".
Ora il comitato viene sciolto e la settimana prossima verrà composto il comitato per il restauro, "fatto da pochi componenti", che sarà presieduto da Raffaela Bruni. E partiranno i cantieri veri: prima ci sarà lo smontaggio dei vecchi lavori al basamento della Torre e quelli per la risoluzione delle interferenze, poi nei primi giorni di dicembre verrà montata la prima protezione circolare dell'area della ditta. "È un giro di boa - ha detto Lepore alla stampa -, noi abbiamo messo quasi 5 milioni di euro in somma urgenza e lo stesso importo aspettiamo dal ministero. Poi avremo fondi regionali e altri con l'Art Bonus”.
Fra le ipotesi quello dello smontaggio della Torre: "È una delle soluzioni possibili, ma non lo sappiamo ancora. Io ascolterò il parere degli esperti: se ci diranno di smontarla e rimontarla, io non mi opporrò”.
Quel che è certo è che, come dimostrato dallo studio di osservazione satellitare, la Garisenda, assieme all’area circostante, negli ultimi anni è sprofondata di circa un centimetro. Dalle mappe "si evidenzia – dice il report – una generale subsidenza dell’area in questa parte della città", con un’accentuazione di questo fenomeno "costante" dal 2022, rispetto al periodo precedente che va ricompreso il 2017 e il 2019.
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