Bonus cultura per i diciottenni, Meloni: "Va rivisto, non abolito"
Forza Italia insiste sull'innalzamento delle pensioni. La capogruppo Ronzulli: "Non voterò per il reintegro al lavoro dei medici no vax"
Dagli oltre tremila emendamenti depositati sulla manovra di bilancio, che inizia la sua discussione alla Camera, i partiti hanno ristretto le proprie proposte a poco più di 500 richieste di modifica, su cui ripartire risorse per 400 milioni. Dopo un vertice ad Arcore coi massimi esponenti di governo e Parlamento di Forza Italia, Silvio Berlusconi torna a parlare per focalizzarsi sulle priorità che il suo partito vuole portare a casa. La capogruppo forzista in Senato, Licia Ronzulli, ha annunciato che, a titolo personale, non voterà il provvedimento che consente ai medici no-vax il reintegro sul posto di lavoro: la vaccinazione obbligatoria, sottolinea, è sempre stata una sua battaglia. Da sciogliere il nodo sul bonus cultura per i diciottenni, la stessa presidente Meloni, che ieri su Facebook era intervenuta sulla strage di Roma in una riunione di condominio, poiché una delle vittime era sua amica personale, dice che non va abolito ma rivisto. Per la Corte dei Conti ci sono ritardi sul potenziamento degli asili nido e delle scuole d'infanzia previsto dal Pnrr, e raccomanda al ministero dell'Istruzione di accelerare. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio annuncia infine di voler rivedere anche la legge Severino, che vieta ai condannati di potersi candidare: i condannati in primo grado, dice il Guardasigilli, devono poterlo fare, il divieto scatterebbe solo con la condanna in appello.
Nel video gli interventi di Silvio Berlusconi, presidente Forza Italia, e di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio
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