Caivano: Giorgia Meloni promette controllo del territorio e sicurezza

Legalità in difesa dei più deboli” è questa la richiesta del Parroco di Parco Verde, don Patricello, al Presidente del Consiglio , che si è recata in visita a Caivano, il centro a nord di Napoli dove si è verificato uno dei casi di cronaca che - negli ultimi giorni - ha scosso l'opinione pubblica italiana: la scoperta di violenze di gruppo perpetrate per settimane ai danni di due ragazzine -11 e 12 anni - per le quali sono finiti nel mirino degli investigatori una decina di ragazzi, due di questi maggiorenni.

Si temevano contestazioni da parte degli ex percettori di reddito di cittadinanza e dopo le minacce arrivate a Palazzo Chigi, invece nessun problema per Giorgia Meloni che, dopo l'incontro con Don Patricello, ha presieduto un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in un Istituto scolastico della zona, presenti anche il Ministro dell'Interno, Piantedosi, quello dell'Istruzione, Valditara e il Ministro dello sport e i giovani, Abodi. 

"Voi vedrete presto gli esiti di questa visita in termini di controllo del territorio. - assicura la premier - Solo che il controllo del territorio da solo non risolve i problemi che le persone hanno e quindi c'è una seconda fondamentale direttrice in questo lavoro che ci impegniamo a fare e riguarda la necessità di dotare questo territorio di servizi che i cittadini aspettano e chiedono di vedere da molto tempo". Il governo promette anche interventi rapidi per riaprire un grande centro sportivo e culturale, ora abbandonato al degrado, e per sostenere nuove iniziative nelle 4 scuole presenti a Caivano.

Al Parco Verde la gente ha paura; nel quartiere nato per ospitare gli sfollati dal terremoto del 1980, regnano spaccio e omertà. Lo Stato finora non è riuscito a far funzionare i servizi essenziali: scuola, trasporto pubblico, salute. Meno di 10 anni fa la zona fu ribattezzata “il parco degli orchi” dopo gli omicidi, avvenuti a distanza di pochi mesi, di due bambini- un maschio di 4 anni e una femmina di 6- che si erano ribellati agli abusi. 10 anni passati senza risposte adeguate.

Antonello De Fortuna

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