La camera conferma la fiducia al governo sul decreto sicurezza. Il sindaco di Macerata: "molti migranti senza più un tetto"
Questa mattina nell'Aula della Camera parte l'esame del decreto legge del provvedimento. Si continuerà nell'esame dei circa 140 emendamenti presentati al testo, prevalentemente da parte dei gruppi di opposizione. A seguire si passerà alle dichiarazioni di voto: trattandosi di un decreto legge ciascun deputato avrà diritto di intervenire per dieci minuti, e i deputati del Pd annunciano che useranno tutto il tempo a loro disposizione.
L'annuncio della richiesta di fiducia sul decreto sicurezza è stato salutato nell'Aula di Montecitorio da un applauso fragoroso della Lega e del M5S, mentre dai banchi del Pd si urlava "vergogna, vergogna!". Il deputato del Pd Enrico Borghi ha sottolineato come "questa fiducia venga posta senza ostruzionismo e a fronte del ritiro di tantissimi emendamenti."
"Il decreto darà più tranquillità, ordine e regole nelle città italiane, mettendo all'ultimo posto le questioni sull'immigrazione" dice il vicepremier Matteo Salvini. Diversa l'opinione del sindaco di Macerata Romano Carancini, intervenuto stamattina: "Questo decreto sicurezza è davvero una tragedia. Abdicheremo ai principi della nostra Costituzione e butteremo a mare la storia di un Paese che, con tutte le difficoltà e in solitudine, ha sempre dimostrato di essere capace di accogliere e integrare". "Macerata" ,prosegue, "è una delle prime città italiane che ha investito sugli Sprar e ha vinto un premio per l'integrazione. E adesso tutta questa gente che perderà il diritto a un tetto e la possibilità di un percorso di integrazione non farà altro che accrescere il senso di insicurezza della gente".