Campagne cyber e guerra: in Italia oltre 13mila attacchi
Guerra e fine della emergenza sanitaria: effetti diretti sull'andamento di reati online, di varia natura, nel bilancio 2022 della Polizia Postale e delle Comunicazioni
Da un lato la guerra: le tensioni geopolitiche hanno influenze dirette sull'aumento delle campagne di cyber-attacco, campagne “massive” le definisce la Polizia Postale e delle Comunicazioni, contro infrastrutture critiche, sistemi finanziari, aziende. Nel 2022 quasi 13mila casi - tra phishing, malaware e di disinformazione - con un balzo del 138% sul 2021. Si affinano le tecniche, in attività volte a paralizzare servizi critici, cifrando dati; per sabotare la funzionalità di risorse online; bucando sistemi strategici a scopo di spionaggio o danneggiamento.
Dall'altro lato, la fine della fase emergenziale della pandemia, con una duplice tendenza per quanto riguarda i reati di pedopornografia: se è in calo la circolazione globale di materiale online, a 4.542 casi, il Centro per il contrasto alla pedopornografia rileva però un aumento dei soggetti indagati (+3%), degli arresti (+8%), del siti finiti nella black-list (+3%). 424 casi di adescamento, per i quali preoccupa il lento abbassarsi della fascia d'età delle vittime, fin sotto i 9 anni, con social e videogiochi come luogo primo di contatto tra minori e adulti.
Bilancio in aumento anche per le truffe nell'e-commerce e nel trading online: oltre 15.500 casi, 3.541 indagati ed è boom per le cifre sottratte: 115 milioni, il 58% in più sul 2021. Spicca ancora una volta il fenomeno del phishing, per carpire illecitamente dati personali e bancari operando sull'home-banking: identificate e indagate 853 persone, 9% in più dell'anno precedente.
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