L'AQUILA 2026

Capitale della Cultura, l'attacco di Gnassi (Pd): "Titolo usato a finalità elettorali"

La proclamazione del progetto "Città Multiverso" scatena polemiche. Marsilio (presidente Abruzzo): "Nostra vittoria altro segno di rinascita del territorio"

Nessuna vera sorpresa, la vittoria de L'Aquila e del suo progetto “Città Multiverso”, ambizioso programma di sperimentazione artistica, che vuole essere modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale, era ampiamente nei pronostici e il capoluogo abruzzese era dato per favorito già da alcune settimane. La città vincitrice avrà il contributo statale di un milione di euro per dar corpo e vita al progetto, come sta facendo Pesaro, Capitale della Cultura quest'anno che, ha sottolineato il sindaco Matteo Ricci intervenuto online, “sta facendo crescere l'orgoglio locale”.  Tra le altre città c'era anche Rimini, rappresentata dal sindaco, tra i primi a congratularsi con Biondi per la vittoria. Ai microfoni nessuna polemica, qualcuna sulla nota inviata subito dopo, dove parla di “invasioni di campo preventive, scomposte anche da chi dovrebbe essere super partes”. Ben più esplicito Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini e attuale deputato del Partito Democratico, che si domanda “è solo un caso che, a pochi giorni dalle elezioni in Abruzzo, il titolo sia stato conferito proprio a L'Aquila? Negli ultimi mesi – è l'attacco frontale – Fratelli d'Italia, con la complicità del ministro Sangiuliano, ha usato il titolo di capitale della cultura per finalità elettorali”.

Nel video la proclamazione della città vincitrice da parte del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e le interviste a Marco Marsilio, presidente Regione Abruzzo; Pierluigi Biondi, sindaco L'Aquila; Davide Maria Desario, presidente della giuria; Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini

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