Caporalato a Rimini: 2 persone ai domiciliari
Ad alcuni lavoratori venivano trattenuti i passaporti, permessi di soggiorno, cellulari ed effetti personali vari.
I Carabinieri di Riccione e del Nucleo CC Ispettorato del lavoro di Rimini, con la collaborazione in fase esecutiva del NAS di Bologna, hanno eseguito 3 ordinanze cautelari personali e varie perquisizioni a carico di tre cittadini stranieri, titolari di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande da asporto, gravemente indiziati del reato di sfruttamento del lavoro.
L'attività d’indagine è iniziata nel luglio 2022 a seguito della segnalazione di un cittadino straniero sulle condizioni di lavoro e le minacce e ritorsioni a cui era sottoposto. Ai dipendenti dell'uomo veniva corrisposta una retribuzione palesemente difforme rispetto a quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali di lavoro, oltre a violazioni delle norma su orario settimanale, malattie e ferie oltre alle inadempienze sulle norme relative alla sicurezza dei lavoratori.
Dalle investigazioni è emerso l’approfittarsi delle condizioni di vulnerabilità delle vittime, tutti lavoratori stranieri extracomunitari impiegati su turni di lavoro anche di oltre 15 ore, con una retribuzione sproporzionatamente inferiore a quella dovuta. Ad alcuni venivano trattenuti i passaporti, permessi di soggiorno, cellulari ed effetti personali vari. A causa delle pessime condizioni di lavoro e del trattamento loro riservato, i lavoratori non resistevano molto e venivano sostituiti da nuove vittime.
Il GIP di Rimini ha disposto gli arresti domiciliari per due degli indagati e la misura dell’obbligo di presentazione per il terzo indagato; il sequestro preventivo dei beni mobili dei tre indagati per un importo pari a 25 mila euro, che costituisce il corrispettivo delle prestazione non retribuite, nonché dell’esercizio commerciale.
[Banner_Google_ADS]