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Cardinal Pizzaballa sulla crisi mediorientale: "Dubito che i negoziati risolvano tutto, ma è l'ultimo treno"

Primo incontro tra il Patriarca di Gerusalemme e il presidente del Meeting Scholz: fuori dalla Fiera di Rimini manifestanti pro Palestina

Il primo dialogo è stato tra il patriarca di Gerusalemme, cardinal Pierbattista Pizzaballa che è stato anche oratore ufficiale per San Marino, e Bernhard Scholz, presidente del Meeting, sulle prospettive di pace in Medio Oriente. Contemporaneamente, fuori dal Meeting una trentina di manifestanti ha esposto striscioni per dire “Stop al massacro in Palestina”.

Da quarant'anni nell'ordine dei francescani, il cardinal Pizzaballa ha compiuto una riflessione intima su cosa significhi, ancora oggi, per lui, essere francescano: “Significa chiedermi continuamente cosa mi dice Gesù in ogni momento – ha risposto – c'è chi pensa che il rapporto col Cristo sia qualcosa di astratto, in verità non c'è nulla di più reale e concreto”.

Della Terra Santa sa tutto o quasi, prima come Custode, oggi come patriarca di Gerusalemme, “e a volte – ha aggiunto – preferirei non avere tutte queste responsabilità”, ma una contrapposizione come quella odierna l'ha vissuta raramente.

In un momento in cui l'odio e la violenza sembrano avere il sopravvento, il ruolo più importante, ha aggiunto, dovrebbe essere quello dei portatori di dialogo, invece in quest'ultimo periodo il dialogo interreligioso è in crisi, “Tra noi non riusciamo più a incontrarci, a parlarci – ha spiegato – e questo mi provoca un grande dolore personale. La mia impressione – ha concluso – è che siamo tornati tutti a essere un po' isole, senza guardare all'altro, e invece dobbiamo smettere di essere isole”.

Nel video l'intervento al Meeting del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme

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