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Caso Pierina, accuse fra i vicini: la moglie dell'indagato chiede test del Dna per Loris Bianchi

13 set 2024
Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva. Foto repertorio
Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva. Foto repertorio

Caso Pierina, volano accuse reciproche tra i vicini di casa di via Del Ciclamino. Dopo che il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato l'ordinanza del gip Vinicio Cantarini mantenendo la misura cautelare in carcere nei confronti dell'unico indagato per omicidio, Louis Dassilva, la moglie del senegalese, Valeria Bartolucci, avrebbe chiesto pubblicamente in varie interviste tv di sottoporre Loris Bianchi, fratello della vicina di casa, Manuela, al test per confrontare il Dna. Richiesta che oggi avrebbe scatenato la reazione dei Bianchi, difesi dall'avvocato Nunzia Barzan e dal criminalista Davide Barzan. "Le accuse anche a mezzo televisivo nei riguardi di Loris e Manuela Bianchi (persona offesa identificata come tale dal pm procedente) - scrivono i difensori - sono risibili e prive di qualsiasi fondamento. Valuteremo nelle prossime ore le azioni da intraprendere a tutela dei nostri assistiti". Manuela Bianchi, legata sentimentalmente a Louis Dassilva e il fratello Loris non sono mai stati indagati dalla Procura della Repubblica. Al momento comunque l'indagine sull'omicidio di Pierina Paganelli non è chiusa, in attesa delle relazioni dei periti. Tra queste, fondamentale sarà quella del professor Emiliano Giardina, nominato dal gip Cantarini, proprio per estrarre il Dna sui resti della scena del crimine poi proseguire con la comparazione. Al momento è noto che è stato rinvenuto un Dna maschile, ma questo non sarebbe stato ancora comparato neanche con quello dell'indagato Dassilva. L'11 ottobre in udienza davanti al giudice delle indagini preliminari di Rimini saranno quindi acquisite le risultanze delle analisi di laboratorio.





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