RIESAME

Caso Pierina: Louis Dassilva resta in carcere

In attesa delle motivazioni che saranno depositate tra 45 giorni, si può solo ipotizzare che i giudici abbiano concordato su quanto sostenuto dal Gip di Rimini che Dassilva non avesse un alibi

Caso Pierina: Louis Dassilva resta in carcere.

Louis Dassilva è in carcere dal 16 luglio, da quando cioè la Squadra Mobile della Questura di Rimini gli aveva notificato l'ordinanza di custodia cautelare del Gip, Vinicio Cantarini, per l'omicidio di Pierina Paganelli. I giudici del Riesame hanno quindi confermato l'impianto accusatorio come emerso dalla indagini della Mobile, coordinate dal sostituto procuratore Daniele Paci.

Lunedì ai giudici della Libertà la Procura ha portato alcuni nuovi elementi e presentato una relazione preliminare sulle consulenze tecniche circa i movimenti dell'indagato la notte del 3 ottobre 2023. In attesa delle motivazioni che saranno depositate tra 45 giorni, si può solo ipotizzare che i giudici del Riesame abbiano concordato su quanto sostenuto dal Gip di Rimini e cioè: "Dassilva - scrive il giudice Cantarini - non ha un alibi per la fascia oraria in cui Pierina Paganelli veniva uccisa".

Tornando alla sera del 3 ottobre, tutti i sospettati e cioè Louis Dassilva e la moglie Valeria Bartolucci, la nuora Manuela e il fratello Loris Bianchi, erano presenti al terzo piano nel condominio di via Del Ciclamino, stesso pianerottolo dell'appartamento della vittima. Ma mentre nuora e fratello hanno un alibi credibile - secondo il Gip -, ossia la figlia di Manuela Bianchi presente in casa con mamma e zio, Dassilva non ce l'ha perché la moglie Valeria, come confermato dalle interazioni col cellulare era nel dormiveglia.

Sempre attraverso l'analisi del cellulare e dei contatti con la piattaforma Netflix fino alle 22.06, su cui Dassilva racconta agli inquirenti di aver visto un film, investigatori, Procura e Gip concordano nel sostenere che il senegalese in quel momento era sveglio e che possa essere uscito di casa tra le 22.07 e le 22.35, ed abbia avuto il tempo per uccidere la povera Pierina.

L'indagine si è quindi concentrata sul 34enne senegalese del quale emergerà anche la relazione sentimentale, durata fino a 10 giorni prima della carcerazione, con la nuora Manuela. Tra gli indizi di colpevolezza quindi il video della telecamera della farmacia San Martino che riprende un uomo di carnagione scura tornare verso il condominio di via Del Ciclamino in un orario compatibile con l'omicidio. Il video è stato pesantemente attaccato dalla difesa e ieri si sarebbe fatto avanti un condomino che alle televisioni avrebbe dichiarato di riconoscersi nella ripresa video. Particolare che poi non avrebbe confermato alla Squadra Mobile, per cui la sua testimonianza lascia molti dubbi.

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