CdM: approvata la riforma del 'premierato'. Iter che non si presenta né facile né rapido
la corrispondenza di Antonello De Fortuna
Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il disegno di legge costituzionale sul premierato, che si propone, attraverso la modifica di 4 articoli della Costituzione, di far eleggere il Presidente del Consiglio italiano ai cittadini, mentre oggi è il Quirinale a indicare il capo del governo. La riforma vuole sancire la fine dei governi tecnici e dei ribaltoni di maggioranza, visto che - in caso di caduta del governo - si potrà formare un nuovo esecutivo, sempre però all'interno della stessa maggioranza. La riforma pone anche lo stop alla nomina dei senatori a vita. Il centrodestra mira a dare maggiori strumenti a chi è a Palazzo Chigi, grazie anche al varo di una nuova legge elettorale con un corposo premio di maggioranza.
Se le opposizioni non collaborassero, per cambiare la Costituzione e la legge elettorale infatti è necessaria una maggioranza qualificata - ben più ampia dei voti a disposizione del centrodestra -, il governo ha annunciato che verranno chiamati a pronunciarsi i cittadini, come prevede la Carta; un referendum sulle riforme, insomma che, Renzi docet, è sempre un'arma a doppio taglio.
Nel servizio Walter Verini (Partito Democratico)
Antonello De Fortuna
[Banner_Google_ADS]