Centrosinistra, è tutti contro tutti. Gongola il centrodestra: "telenovela ridicola"
Calenda rompe col Pd ma sulle motivazioni lo smentisce anche il suo stesso alleato, ora ex, Benedetto Della Vedova
In soli 5 giorni si rompe il patto tra Partito Democratico e Azione di Carlo Calenda. A quest'ultimo non è piaciuta l'intesa coi Verdi e Sinistra Italiana, cui è seguita anche quella con Di Maio e Tabacci, e parla di “scelta sofferta”, non senza attaccare il segretario dei Democratici, che a suo dire “sapeva tutto” dei paletti posti sin dall'inizio. A smentirlo però è il suo stesso alleato, ormai ex, Benedetto Della Vedova, +Europa, che dalle pagine del Corriere della Sera sostiene “non può dire che non sapeva. L'alleanza era chiara sin dal primo giorno, è evidente che ha cambiato idea”. Assai duro anche Angelo Bonelli, Verdi. Della Vedova e Bonino resteranno dunque con Letta, per il quale l'unico alleato di Calenda può essere solo Calenda. Si vedrà, anche perché in verità Matteo Renzi ha subito intravisto una opportunità in questa rottura, sperando di costruire col suo ex ministro il famoso “Terzo polo”. Conte e i 5Stelle si chiamano fuori da tutto, mentre il centrodestra gongola all'ennesima rottura nella coalizione avversaria, parlando di “telenovela ridicola”. Giorgia Meloni comunque ribadisce: “Non farò la campagna elettorale parlando di nomi, premier e ministri. Le regole si conoscono nel centrodestra. Il partito che prende più voti in una coalizione propone il nome di chi vorrebbe fosse indicato premier. Poi spetta al presidente della Repubblica. Il nome sono io – sottolinea – perché non dovrebbe esserlo? Quello che non capisco è perché la Meloni no? Io penso – conclude – che chi vota Fratelli d'Italia voti in quest'ottica”.
Nel video gli interventi di Carlo Calenda, Azione, e di Angelo Bonelli, Verdi
[Banner_Google_ADS]