Commissione UE: "giustificata" la procedura di infrazione contro l'Italia
Si complicano, dopo le Europee, i rapporti fra Roma e Bruxelles. Secondo la Commissione UE, infatti, la procedura di infrazione per debito eccessivo “è giustificata”. Questa mattina il via libera al rapporto, nel quale si sottolinea che il criterio del debito “non è stato rispettato” dall'Italia nel 2018, nel 2019 e non lo sarà nel 2020. Il rallentamento economico – si sostiene nel documento - “spiega solo in parte l'ampio gap” nel rispetto della regola.
La Commissione giudica poi “un fattore aggravante” la “retromarcia” su alcune riforme che ritiene pro-crescita, come quella delle pensioni. La parola passa ora ai Governi UE che, tramite il comitato economico finanziario, dovranno esprimersi entro 15 giorni; dopodiché la Commissione potrà raccomandare ufficialmente l'apertura della procedura. L'eventuale via libera finale il 9 luglio, in occasione dell'Ecofin. “Farò di tutto per scongiurare la procedura”, ha detto dal canto suo il Premier Conte. “L'infrazione – ha aggiunto Di Maio - è per debiti fatti dal Pd. Saremo responsabili, ma pensioni e quota 100 non si toccano”. Salvini insiste invece sull'attuazione della flat tax. “Con i tagli, le sanzioni e l'austerità – ha puntualizzato il leader della Lega - sono cresciuti debito, povertà, e disoccupazione; dobbiamo fare il contrario”.