Consiglio dei ministri alle 20.30 per la prima manovra di bilancio del governo Meloni
Dall'opposizione Stefano Bonaccini rompe gli indugi e si candida per il dopo Letta alla segreteria del Partito Democratico
Convocata alle 20.30 la riunione per varare il primo, vero, e finora più importante provvedimento del governo di Giorgia Meloni, la manovra di bilancio, con un pacchetto da 32 miliardi, due terzi dei quali andranno in deficit per aiutare famiglie e imprese contro la crisi energetica. Tante le anticipazioni della vigilia, ma da Palazzo Chigi si vorrebbe anzitutto dare all'Europa un segnale di serietà e responsabilità. Tra le ipotesi l'azzeramento dell'Iva su pane, pasta e latte; il taglio del cuneo fiscale dal 2 al 3% per i redditi più bassi; la flat tax al 15% per autonomi e partite Iva sarà estesa fino a 85mila euro. Sulle pensioni si dovrebbe arrivare a quota 103, 41 anni di versamenti e 62 di età. La Lega fa discutere con la sua proposta di “bonus matrimonio”, fino a 20mila euro ma solo per chi si sposa in Chiesa, osteggiata anche dentro la maggioranza, tanto da rendere alquanto incerto il suo varo, così come la Amazon tax, per colpire gli acquisti online. Anche sul fronte dell'opposizione si muove qualcosa, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini rompe gli indugi circa il futuro della segreteria del Partito Democratico. Per la sua possibile competitor, Elly Schlein, già vice presidente della sua Regione, Bonaccini ha solo parole di stima e affetto, “sarà una bella sfida se vorrà candidarsi”, ha detto.
Nel video l'intervento di Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna
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