Coronavirus: 7 i casi nel riminese
L'Emilia Romagna decide nel pomeriggio sulla possibile riapertura delle scuole da lunedì 2 marzo. Nel bilancio odierno regionale 18 nuovi casi.
E' salito a sette complessivamente il numero di casi positivi al coronavirus nel riminese. Dell'ultimo ha dato notizia la Regione, poco fa, nel bilancio giornaliero. I tre riscontrati ieri, sono un dipendente del ristorante di San Clemente, di 63 anni - che non ha sintomi e si trova in quarantena domiciliare volontaria - una donna di 80 anni ed un giovane di 16, che potrebbero aver avuto contatti indiretti con l’attività stessa o con suoi dipendenti. Il 16enne è già stato dimesso dall'ospedale è resterà a casa in isolamento volontario; l'anziana resta invece ricoverata ma le sue condizioni sono buone e stabili.
Più in generale le condizioni di tutti i pazienti risultano buone e stabili. Attualmente restano 5 tamponi in attesa di risposta. Intanto CGIL Rimini, CISL Romagna e UIL Rimini, preoccupate per gli effetti che il coronavirus sta determinando sul sistema produttivo e dei servizi pubblici e privati, ribadiscono la necessità che si realizzi un’unica cabina di regia economica sul territorio e che sia in capo alla Provincia. Attesa nel pomeriggio la decisione dell'Emilia Romagna sulla possibile riapertura delle scuole da lunedì prossimo. Intanto con 18 nuovi casi nelle ultime ore sono saliti a 115 i casi positivi in Emilia-Romagna. Più della metà sono in isolamento. 6 i pazienti in terapia intensiva. Complessivamente 74 casi a Piacenza, 18 a Modena, 16 a Parma e 7 a Rimini