EMILIA-ROMAGNA

Coronavirus, Bonaccini: “Abbiamo davanti i giorni più complicati”

Per il presidente dell'Emilia-Romagna, la riduzione dei contagi dipende dalle azioni di ogni cittadino

Coronavirus, Bonaccini: “Abbiamo davanti i giorni più complicati”.

"Abbiamo davanti i giorni più complicati: da un lato i numeri dei contagiati e dei ricoveri continua ad aumentare, in Emilia-Romagna come nel Paese. Dall'altro la rete ospedaliera e sanitaria è sotto forte stress". È quanto scrive, sul suo profilo Facebook, il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. "Nella nostra regione – argomenta, parlando della lotta alla diffusione del coronavirus - ci siamo attrezzati per accrescere considerevolmente la nostra capacità di risposta e accoglienza negli ospedali. Le misure restrittive introdotte dal Governo e il comportamento responsabile dei cittadini sono la cosa che può fare la differenza - aggiunge - : se ridurremo drasticamente i contatti e i contagi, potremmo avere nelle prossime settimane un calo e l'onda di piena potrà scendere. Viceversa, il sistema non reggerà". Quindi, conclude Bonaccini, "possiamo farcela, dipende da ogni cittadino. Ai medici, agli infermieri e al personale tecnico non possiamo chiedere più di così: dobbiamo ascoltare le loro indicazioni e comportarci di conseguenza".

Quest'ultimo concetto poi ribadino intervenendo alla trasmissione 'Mezz'ora in più' su Rai3: “Abbiamo una rete sanitaria che è sotto stress e più di così non possiamo chiedere ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, ai medici di famiglia. Più di così, davvero, noi non possiamo chiedere". Per questo, ha concluso "bisogna che tutti quanti, a partire dai cittadini, rispettino le norme che la comunità scientifica sanitaria sta indicando: bisogna che si rispettino se no rischiamo di non uscirne".

In Emilia-Romagna sono complessivamente 3.093 i casi di positività al Coronavirus, 449 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Complessivamente, sono 1.200 le persone in isolamento a casa; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 169 (17 in più rispetto a ieri). E salgono a 68 le guarigioni, 65 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche e 3 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi. Crescono anche i decessi, passati da 241 a 284: 43, quindi, quelli nuovi, che riguardano 29 uomini e 14 donne. Nessuna morte coinvolge la provincia di Rimini nelle ultime 24 ore. Quella più colpita è Piacenza con 24.

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