Coronavirus, Bonaccini: "Il decreto meritava un confronto preventivo"
“Come governatori, avevamo parlato della necessità di misure più restrittive, visti i dati di crescita dei contagi. Ma la bozza di decreto che ci hanno mandato verso sera conteneva misure che meritavano un confronto preventivo", ha affermato il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in un'intervista a La Repubblica. Sulla bozza di decreto "ci siamo trovati a dover dare un parere in pochissimo tempo, mentre la bozza era di dominio pubblico e si diffondeva la notizia di zone rosse allargate, impossibilità di spostamenti, blocchi produttivi. Per questo abbiamo chiesto tempo. L' obiettivo non è in discussione, ma vogliamo arrivarci dando informazioni chiare e precise".
Con le nuove misure, nella sua regione "le zone 'rosse' non ci sono più", spiega. Ora ci sono provvedimenti più restrittivi per la Lombardia e diverse province, "tra cui cinque dell'Emilia-Romagna, e altri provvedimenti per il resto del Paese. Detto questo, i lavoratori e le merci possono circolare senza blocchi: non è previsto fermo produttivo né delle attività commerciali o dei servizi". Chi sta bene, "non è positivo né in quarantena, può muoversi per lavoro, da e verso le province, a prescindere che siano in una zona o in un'altra" ma "solo per ragioni di lavoro e di necessità, perché è dovere di tutti limitare gli spostamenti". Non ci saranno posti di blocco: "spetta ai prefetti far rispettare il decreto attraverso le forze di polizia".
C'è un imperativo che non deve mai venir meno, conclude, "l'unità del Paese e delle istituzioni nell'affrontare l'emergenza”.